Tik Tok verrà bloccato fino al 15 febbraio. La causa? Una bambina di soli 10 anni è morta, a Palermo, a causa di una sfida estrema di Tik Tok, il social web cinese che sta spopolando negli ultimi anni. Questa nuova “challenge” prevede di stringere intorno al collo una cintura, e filmarsi, fintanto si può resistere, con un alto rischio di soffocamento.
Ma non è il primo caso noto alle autorità. Alla fine del 2018 un ragazzo di 14 anni di Milano, Igor Maj, fu trovato morto soffocato da una corda al collo.
Per questo motivo, il garante per la protezione dei dati personali ha disposto nei confronti di TikTok il “blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica”
“Il Garante già a dicembre aveva contestato a Tik Tok una serie di violazioni: scarsa attenzione alla tutela dei minori; facilità con la quale è aggirabile il divieto, previsto dalla stessa piattaforma, di iscriversi per i minori sotto i 13 anni; poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti; uso di impostazioni predefinite non rispettose della privacy”.
Il divieto “durerà per il momento fino al 15 febbraio, data entro la quale il Garante si è riservato ulteriori valutazioni. Il provvedimento verrà portato all’attenzione dell’Autorità irlandese, considerando che Tik Tok ha il proprio stabilimento principale in Irlanda”.
Tik Tok davanti a questi video scabrosi, ben noti alla classe giovane, non mosse ciglio, continuando attraverso l’algoritmo la pubblicazione e l’indicizzazione di quest’ultimi. Di chi è quindi la responsabilità di questi video? Possiamo affidare a un bambino la libertà di vagare indisturbato su questi social, fidandoci delle autorità competenti? Traete voi la conclusione.